Calvizie Donna

La calvizie donna inizia, in genere, con la perdita di capelli nella parte superiore al centro della testa, corrispondente alla linea che la divide in due. Si manifesta con un assottigliamento del capello fino alla scomparsa e con una progressiva estensione dell’area diradata.

Nelle calvizie femminili in cui la caduta è legata all’azione di ormoni androgeni si parla di alopecia androgenetica femminile.

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Calvizie donna

Cause delle calvizie femminili

La calvizie donne è legata spesso ad un insieme di cause connesse tra loro. Tra le principali cause di alopecia femminile i principali motivi che ne possono determinare l’insorgenza è possibile elencare:

  • Cause nutrizionali: carenze di vitamine e minerali associate a cattivi regimi alimentari o a diete squilibrate.
  • Fattori ormonali: ricorrenti  in particolari momenti della vita delle donne come la fase port parto o la menopausa, in cui l’organismo femminile è soggetto a sbalzi e forti alterazioni ormonali.
  • Fattori congeniti: la calvizie donna è più frequente in soggetti affetti da iperandrogenismo.
  • Cause immunologiche: in presenza di malattie autoimmuni, che colpiscono con maggiore frequenza le donne rispetto agli uomini, si può avere un’abbondante caduta di capelli nella donna.
  • Terapie farmacologiche: l’assunzione di particolari farmaci può determinare come effetto collaterale calvizie femminili.
Calvizie femminili

Come effettuare una diagnosi di alopecia femminile

La calvizie donna, seppur in genere più attenuata rispetto all’uomo,  può produrre effetti psicologici profondi, legati in particolare alla percezione di un deterioramento importante della propria immagine. Per questi motivi effettuare una diagnosi precoce di alopecia femminile e avviare cure adeguate in funzione delle cause scatenanti è fondamentale. Rivolgersi ad un centro tricologico specializzato è fondamentale per arrestare il processo di involuzione dei follicoli, facendo riacquisire ai capelli l’originale forza e bellezza prima che il problema diventi irreversibile.

Il tricogramma è tra i primi e principali esami diagnostici per le calvizie femminili. Esso consiste in un esame microscopico del capello con particolari fotocamere utilizzate dal tricologo e permette di valutare la situazione dello stato di salute dei capelli del paziente. Oltre al tricogramma altri possibili esami utili a determinare una corretta diagnosi sono il pull test, ossia una prova di trazione per  valutare la resistenza del capello e la sua robustezza, e il wash test, consistente nel conteggio del numero dei capelli persi durante il lavaggio e la loro tipizzazione.
Oltre a questi esami strumentali, nel caso di calvizie femminile, potranno essere richiesti esami endocrinologici con cui valutare le concentrazioni ematiche di androgeni ed estrogeni.

Rimedi Calvizie Donna

Per risolvere il problema delle calvizie femminili, come detto, è fondamentale effettuare un’accurata visita tricologica attraverso la quale, con opportuni esami, individuare le cause che hanno portato alla caduta dei capelli nella donna. Solo al termine dell’anamnesi si potrà formulare una diagnosi e determinare il protocollo di cura più adatto per arrestare il diradamento e favorire la ricrescita, o consigliare opportuni interventi chirurgici.

I trattamenti non chirurgici contro la calvizie nella donna consistono, in genere, nell’impiego di prodotti topici o in terapie farmacologiche. Queste cure contro l’alopecia femminile possono essere molto efficaci se i follicoli piliferi da cui si generano i capelli sono ancora attivi, o non del tutto atrofizzati. Per questo motivo è assolutamente indicato rivolgersi ad un centro tricologico ai primi segnali di diradamento.

Nel caso la diagnosi confermi un’alopecia androgenetica femminile è possibile far ricorso a specifici farmaci antiandrogeni, il cui effetto principale è quello di inibire l’azione degli ormoni androgeni. Gli stessi farmaci possono essere impiegati anche in presenza di iperandrogenismo, causato dalla sindrome dell’ovaio policistico (PCOS).

Laddove la situazione sia particolarmente compromessa e i follicoli risultino ad uno stadio avanzato di atrofizzazione il tricologo potrebbe consigliare il ricorso all’autotrapianto di capelli donna, tecnica ormai consolidata consistente nel trapianto di bulbi piliferi dello stesso soggetto nelle aree diradate.  A seconda dei casi si ricorrerà alla tecnica FUE o FUT.

Una possibile soluzione estetica al problema della calvizie femminile è la Tricopigmentazione, consistente in una dermopigmentazione delle zone del cuoio capelluto diradate. In un paio d’ore di intervento è possibile ottenere un effetto densità del tutto naturale, andando a coprire le aree cutanee rimaste scoperte in modo del tutto impercettibile.  

 

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